L’Archivio Storico
Sebbene del primo periodo di attività siano rimaste soltanto testimonianze indirette e i documenti conservati
non risalgano che all’inizio del XVI secolo, l’archivio offre un quadro alquanto ricco e articolato delle
competenze assunte dall’ente nel corso dei secoli. Il ruolo di mediatore tra le direttive del Governo e le istanze
dei religiosi e dei cittadini ha da sempre veicolato l’impegno dell’Opera in molteplici direzioni: dai piccoli e
grandi lavori di mantenimento, ristrutturazione, abbellimento della chiesa e del convento, alla concessione di
sepolture, all’assegnazione di spazi alle compagnie religiose e di alloggi ai frati, fino ad arrivare ai grandi
restauri e ai nuovi allestimenti degli ultimi due secoli che hanno trasformato Santa Croce nel ‘Pantheon delle
glorie italiane’ e che hanno, infine, conferito all’intero complesso l’aspetto attuale.
Memoria di tanta incessante attività, questo archivio consente di effettuare un percorso nella cultura, nell’evoluzione
del gusto estetico, della sensibilità storico-artistica e della partecipazione religiosa e civile che hanno interessato
e coinvolto il complesso francescano e di rintracciare tra le sue carte il ricordo di artisti, religiosi, famiglie e
persone che vi hanno lavorato o vissuto o che qui sono stati ricordati.
L’archivio storico è organizzato in due sezioni:
I. Documenti di gestione
La consistenza di questa sezione è attualmente di circa 800 unità, ripartite in quattro fondi. Il fondo
principale è quello che conserva le carte prodotte e raccolte dall’Opera dall’inizio del ‘500 alla metà del
‘900 ed è suddiviso in due periodi che scandiscono la storia istituzionale di questo Ente e i due diversi
criteri di ordinamento adottati per le sue carte. Il più antico esemplare è un Quaderno di Comessione dove
sono registrati i Debitori e Creditori dell’Opera degli anni 1517-1530. Tra le serie di fondamentale importanza
si segnalano quelle di Partiti e deliberazioni e di Giustificazioni e negozi del Provveditore, le serie relative
all’amministrazione contabile e le filze ottocentesche di Affari. Oltre ai Libri dei morti, i quaderni dove venivano
registrati giorno per giorno i nomi dei sepolti in Santa Croce, l’Archivio conserva una copia settecentesca dei
Sepoltuari del 1439 e del 1596, ancora oggi documenti imprescindibili per la conoscenza dell’allestimento della
chiesa negli anni in cui furono redatti e per la datazione di molti sepolcri.
Gli altri tre fondi conservati in questo archivio appartengono, invece, a comunità religiose non legate a Santa Croce.
Si tratta degli archivi dei due conventi francescani di Fucecchio e di Certomondo - entrambi soppressi nel 1783 - e
di quello del convento fiorentino delle monache agostiniane di San Girolamo, detto “delle Poverine” - soppresso nel
1863 - i cui patrimoni furono devoluti all’Opera come sussidio per il mantenimento di Santa Croce.
II. Disegni e piante
Parte integrante dell’Archivio Storico sono i disegni e le piante prodotti a corredo di un’ampia tipologia di
progetti di cui si è occupato questo Ente nel corso della sua attività. Si tratta di circa 250 disegni che risalgono
in gran parte all’800 e ‘900, ad eccezione di pochi esemplari riferibili ai due secoli precedenti. Piante, schizzi
e mappe acquerellate testimoniano la costante attività di manutenzione e restauro della chiesa e del convento e ci
forniscono, talvolta, l’unica descrizione di spazi e locali non più esistenti. Altrettanto preziosi e ricchi di
informazioni sono i progetti ottocenteschi per nuovi elementi o intere parti architettoniche e decorative, frutto
dei grandi lavori di riallestimento e restauro intrapresi in quel secolo e non sempre realizzati. Non da ultimo,
si segnalano i tanti schizzi e disegni di monumenti sepolcrali e commemorativi che nel corso dell’800 si fecero
sempre più numerosi per la trasformazione di questa chiesa in un Pantheon dedicato agli illustri personaggi italiani:
ideati e progettati per personalità di pubblica fama o per privati cittadini, alcuni di essi recano la firma di grandi
scultori tra i più attivi e apprezzati del periodo.
L’archivio Storico costituisce soltanto il cuore di un più ampio patrimonio documentario prodotto e raccolto nel
corso dei secoli da questo Ente che ancora oggi adempie a quelle funzioni per cui è stato istituito. Questo patrimonio,
infatti, ha continuato e continua ad arricchirsi grazie ad una costante attività di manutenzione e restauro, cui negli
ultimi decenni si è aggiunta un’intensa attività di valorizzazione degli aspetti religiosi, artistici e civili che
caratterizzano tanto il passato quanto il presente del complesso francescano di Santa Croce.