Interno della sala del Pozzo. Firenze, Santa Croce, complesso monumentale

Sala del Pozzo

L’ambiente risale agli interventi quattrocenteschi commissionati da Cosimo de’ Medici per l’area del Noviziato. La sua funzione era strettamente connessa a quella dell’attigua sagrestia e per questo era dotata di armadi per gli arredi e i paramenti sacri, di un lavabo (rimosso nel Novecento) e di un pozzo.

Di quest’ultimo è ancora visibile la nicchia affrescata intorno al 1445 e assegnata a Paolo Schiavo: realizzata in terra verde, raffigura Cristo e la Samaritana al pozzo. Sulla nicchia è presente uno stemma mediceo in pietra attribuito alla bottega di Michelozzo.

Paolo Schiavo, "Cristo e la Samaritana al pozzo", 1445, affresco. Firenze, Santa Croce, sala del Pozzo

Paolo Schiavo, Cristo e la Samaritana al pozzo, 1445. Santa Croce, sala del Pozzo

La sala accoglie oggi dipinti che fino al 2014 erano allestiti nel Museo dell’Opera e che sono stati qui ricollocati per metterli in sicurezza in caso di alluvione. 

Nardo di Cione, "Madonna col bambino e santi", 1365, tempera su tavola. Firenze, Santa Croce, sala del Pozzo

Nardo di Cione, Madonna col bambino e santi, 1365. Santa Croce, sala del Pozzo

Di particolare interesse sono la Madonna col Bambino e santi dipinto da Nardo di Cione nel 1365 per il monastero di Santa Maria degli Angeli, il San Giovanni Gualberto in trono con quattro storie della vita (1370 circa) di Giovanni del Biondo giunto dal monastero di San Salvi e il San Iacopo in trono eseguito da Lorenzo Monaco nel 1408 per una destinazione sconosciuta.

Giovanni del Biondo, "San Giovanni Gualberto in trono con quattro storie della sua vita", 1370 circa, tempera su tavola. Firenze, Santa Croce, sala del Pozzo

Giovanni del Biondo, San Giovanni Gualberto in trono con quattro storie della sua vita, 1370 circa. Santa Croce, sala del Pozzo