Restaurato il monumento a Michal Kleophas Oginski

Nuovo intervento sostenuto da Inner Wheel Club Firenze Medicea.

Un nuovo intervento di restauro consente di tornare a raccontare la memoria di una Firenze cosmopolita che, nei primi decenni dell’Ottocento, accoglie a braccia aperte gli esuli polacchi in fuga dopo essere stati sconfitti a più riprese nella battaglia per l’indipendenza del loro Paese. Nella cappella Castellani è stato condotto un delicato intervento di recupero estetico sul monumento funebre a Michal Kleophas Oginski (Varsavia, 1765), patriota, diplomatico e compositore dalla vita avventurosa.

Francesco Pozzi, Tomba monumentale di Michal Kleophas Oginski, 1836-37, marmo. Firenze, Santa Croce, cappella Castellani

La tomba monumentale di Michal Kleophas Oginski, nella cappella Castellani, dopo il restauro.

L’intervento di restauro ha avuto come obiettivo principale il recupero estetico dell’opera e della cromia originale del marmo, attraverso la progressiva rimozione dell’abbondante deposito di polvere associata, in parte, a sostanze di natura grassa e cerosa, sicuramente applicate in pregressi interventi di manutenzione. Nonostante l’opera sia stata oggetto di interventi di pulitura successivi all’alluvione del 1966, nella parte inferiore del basamento - dove si trova lo stemma della famiglia Oginski, - erano presenti anche i segni lasciati dalle acque. 

Il restauro è stato sostenuto da Inner Wheel Firenze Medicea, in stretta collaborazione con l’Opera di Santa Croce. Lo hanno presentato la presidente dell’Opera di Santa Croce, Cristina Acidini con la presidente del Club Inner Wheel Firenze Medicea, Maria Grazia Giudizi. A raccontare i particolari dell’intervento la conservatrice dell’Opera, Eleonora Mazzocchi, e la restauratrice, Paola Rosa. Presenti anche numerose socie del club. Inner Wheel Club Firenze Medicea, attraverso il contributo a numerosi restauri - alcuni tra i quali proprio ai monumenti della Cappella Castellani - accompagna l’Opera di Santa Croce nella sua missione di tutela e salvaguardia sin dal 1998.

La presentazione del restauro. Nella seconda foto, da sinistra: Eleonora Mazzocchi, Paola Rosa, Maria Grazia Giudizi, Cristina Acidini.