Restauro della Vergine con Bambino di Vincenzo Danti
Il restauro della Vergine con Bambino è stato finanziato da Inner Wheel Club Firenze Medicea.
Presentazione del restauro
Alla presentazione del restauro, dopo i saluti istituzionali dell'Opera di Santa Croce, intervengono Francesca Maria Di Lollo, già presidente di Inner Wheel Club Firenze Medicea; Eleonora Mazzocchi, conservatore dell’Opera di Santa Croce e la restauratrice Paola Rosa.
La Madonna con Bambino
La scultura, realizzata nel 1568 nel convento camaldolese di Santa Maria degli Angeli a Firenze, dal 1845 è collocata nella cappella Baroncelli, allora appartenente alla famiglia Giugni, che la trasferisce qui dal suo palazzo in via degli Alfani.
La Madonna e il Bambino vengono rappresentati frontalmente e in piedi. La Madonna è raffigurata con il capo coperto e avvolta in un ampio e pesante mantello mentre tiene tra le braccia, sostenendolo fortemente con la mano destra, il figlio che appare nudo e allo stesso tempo “vestito” dalle fasce strette con forza tra le mani alle due estremità. L’opera è scolpita in un unico enorme blocco di marmo apuano del tipo Calacatta, a forma di parallelepipedo e lavorato di tre quarti. Si notano ancora nella parte tergale i margini squadrati del blocco a cui il Danti si è dovuto adattare per scolpire la statua. Il marmo è caratterizzato da venature più o meno intense e profonde di colore giallo ocra ambrato, inclusioni di pirite, taròli, fessurazioni e microlesioni, sia naturali che createsi durante la lavorazione.
Un precedente restauro risale al 2005, quando l’opera fu esposta in occasione della mostra I grandi bronzi del Battistero “L’arte di Vincenzo Danti, discepolo di Michelangelo”, tenutasi al museo del Bargello.
Vincenzo Danti
Vincenzo Danti nasce a Perugia nel 1530 e arriva giovanissimo a Roma, dove ha la possibilità di ammirare e studiare da vicino le opere di Michelangelo. Lo scultore perugino cresce nel mito del grande artista, studiandone attentamente le forme stilistiche, tanto da venire soprannominato “discepolo di Michelangelo”, pur non avendolo - probabilmente - mai conosciuto. A 27 anni si trasferisce a Firenze dove, grazie alla sua fama di enfant-prodige, viene chiamato da Cosimo I per lavorare al fianco del Giambologna. È alla corte medicea che, tra il 1557 e il 1573, si afferma come un grande artista rinascimentale e crea due tra le sue opere più belle: L’Onore che vince l'inganno, oggi conservata al Museo del Bargello, e la Madonna col Bambino oggi in Santa Croce.