Benedetto da Maiano

Pulpito con "Storie di san Francesco", 1481-1487

Autore: Benedetto da Maiano (Maiano, Fiesole 1442-Firenze 1496) e bottega
Titolo: Pulpito con Storie di san Francesco
Data: 1481-1487
Materia e tecnica: marmo bianco di Seravezza, marmo rosso di Maremma con dorature, lacca e tarsie di vetro (pulpito); legno (porta d'accesso); legno dipinto e dorato (coronamento piramidale)
Misure: 254 x 179 x 140 cm (pulpito); 181 x 62 cm (porta); 100 x 290 x 284 cm (coronamento)
Collocazione: basilica di Santa Croce, addossato al terzo pilastro destro

L’opera, una struttura pentagonale che si addossa a tre facce del terzo pilastro ottagonale, venne commissionata da Pietro Mellini, ricco mercante fiorentino legato ai Medici, la cui famiglia abitava nei pressi di Santa Croce. Con una soluzione innovativa e di grande audacia strutturale – alla cui ideazione non è forse estraneo il fratello Giuliano da Maiano, architetto e ingegnere – la scala per accedere al pulpito è stata scavata all’interno del pilastro, la cui base fu necessario rinforzare strutturalmente.

Benedetto da Maiano, Sistema di accesso al pulpito con “Storie di san Francesco”, 1481-1487, legno, marmo bianco di Seravezza. Firenze, Santa Croce, navata destra

Sistema di accesso al pulpito

La zona riservata al patronato Mellini coincideva infatti soltanto con il cosiddetto “ribattimento”: la proiezione sul pavimento delle forme geometriche del pulpito stesso, segnalata da una composizione di marmi bianchi e colorati che accoglie anche la lapide sepolcrale del committente. 

“Tomba terragna della famiglia Mellini”, 1485, marmi policromi. Firenze, Santa Croce, navata destra

Tomba terragna della famiglia Mellini alla base del pilastro su cui è addossato il pulpito

Un restauro effettuato nel 1998-1999 dall’Opificio delle Pietre Dure, ne ha in parte recuperato la policromia. Il pulpito è ornato da cornici e mensole divisorie che accolgono cinque formelle a bassorilievo, di estrema ricercatezza e grande abilità tecnica, che mettono in scena una sintesi della vita di san Francesco: Conferma della Regola francescana; San Francesco predica davanti al sultano (Prova del fuoco); San Francesco riceve le stimmate; Esequie di san Francesco; Martirio dei frati francescani in Marocco. Al di sotto, entro piccole nicchie, sono incastonate le allegorie delle Virtù in trono: Fede, Speranza, Carità, Fortezza, Giustizia.

Benedetto da Maiano, “San Francesco riceve le stimmate”, scena del pulpito con “Storie di san Francesco”, 1481-1487, marmo bianco di Seravezza, marmo rosso di Maremma con dorature, lacca e tarsie di vetro. Firenze, Santa Croce, navata centrale

Benedetto da Maiano, San Francesco riceve le stimmate, scena del pulpito con Storie di san Francesco, 1481-1487. Basilica di Santa Croce, navata centrale

Della complessa genesi dell’opera è testimone anche la presenza nelle collezioni del Bode Museum di Berlino di un ulteriore rilievo in terracotta che raffigura Il doppio sogno di Innocenzo III per una formella mai realizzata, mentre tre modelli in terracotta per i pannelli sono conservati al Victoria & Albert Museum di Londra.
Il pulpito aveva un ruolo fondamentale nella chiesa divisa dal tramezzo prima degli interventi vasariani poiché da esso aveva luogo la predicazione destinata ai fedeli.