Donatello

Crocifisso, 1408-1409 circa

Autore: Donatello (Donato di Niccolò di Betto Bardi; Firenze 1386-1466)
Titolo: Crocifisso
Data: 1408-1409 circa
Materia e tecnica: legno di pero intagliato e dipinto
Misure: 168 x 173 cm (apertura delle braccia)
Collocazione: basilica di Santa Croce, transetto sinistro, cappella Bardi di Vernio

Donatello, “Crocifisso”, 1408-1409 circa, legno di pero intagliato e dipinto. Firenze, Santa Croce, transetto sinistro, cappella Bardi di Vernio

Donatello, Crocifisso, 1408-1409 circa. Basilica di Santa Croce, transetto sinistro, cappella Bardi di Vernio

La posizione originale del Crocifisso non è certa: viene citato per la prima volta da Francesco Albertini (1510) in una cappella della navata sinistra prossima al tramezzo, forse individuata con quella, di patronato Baroncelli, dedicata al beato Gherardo da Villamagna. L’identificazione non è unanimemente accettata. In seguito ai lavori per l’adeguamento della chiesa ai dettami del Concilio di Trento e all’abbattimento di tramezzo e cappelle, il Crocifisso è stato spostato sull’altare della cappella all’estremità del transetto sinistro, dove Vasari lo descrive nel 1571. 
Il Crocifisso è intagliato quasi interamente – anche il perizoma – in un unico tronco non svuotato. Fanno eccezione alcune parti e le braccia, mobili per permetterne l’uso durante le cerimonie della Settimana santa. Restauri moderni risalgono al 1970 e 2003-2005.
L’opera viene identificata quasi unanimemente con quella di cui narra Vasari in un episodio della Vita di Donato (1550 e 1568): Donatello scolpisce con grande impegno un Crocifisso e sollecita un parere dell’amico Brunelleschi, che è lapidario «gli pareva ch’egli avesse messo in croce un contadino e non il corpo di Cristo, il quale fu delicatissimo di membra e d’aspetto gentile». Contrariato, Donatello lo sfida, Brunelleschi lavora per mesi e poi mostra il proprio Crocifisso all’amico che, sopraffatto da tanta perfezione, lascia cadere “formaggio, uova e frutte” racchiuse nel grembiule e ammette “a te è conceduto fare i Cristi et a me i contadini”. Donatello evidenzia infatti l’umanità della figura, il realismo dei tratti, la drammaticità del momento, mentre Brunelleschi nel suo Cristo oggi in Santa Maria Novella (1410 circa) propone un nudo ideale, uno studio di canone proporzionale. 
Il Crocifisso di Donatello è ritenuto opera giovanile da datare al 1408-1409 per la stretta vicinanza al rilievo con Cristo in pietà per la Porta della Mandorla di Santa Maria del Fiore a Firenze, oggi nel Museo dell’Opera del Duomo. 

Donatello, “Crocifisso”, particolare, 1408-1409 circa, legno di pero intagliato e dipinto. Firenze, Santa Croce, transetto sinistro, cappella Bardi di Vernio

Donatello, Crocifisso, particolare, 1408-1409 circa. Basilica di Santa Croce, transetto sinistro, cappella Bardi di Vernio