Santa Croce luogo speciale del dialogo, tra identità e storia
Domenica 27 febbraio la basilica di Santa Croce accoglierà gli ospiti del Forum del Mediterraneo per una celebrazione eucaristica che segna la fine dei lavori. Alla celebrazione sarà presente anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Santa Croce si riconferma con questo evento luogo di speciale vocazione al dialogo, dove si intrecciano valori spirituali e valori civili, memoria e contemporaneità. Il suo ruolo di Pantheon degli Italiani, vero centro della memoria condivisa del Paese, ne completa l’identità, con le tombe e i monumenti funebri di grandi personaggi come Machiavelli, Michelangelo, Dante, Galileo e Foscolo.

La nuova disposizione della basilica in vista della Messa di domenica
Il Forum, ispirato agli storici convegni di Giorgio La Pira, ospita personalità provenienti dal mondo politico, religioso e culturale di tutto il Mediterraneo e promuove a livello internazionale la cooperazione, le azioni a sostegno della pace e la condivisione di progetti interculturali.
Le vicende di Santa Croce, nel corso dei secoli, si intrecciano con il francescanesimo e la storia di pace che ha attraversato Firenze. Tutto comincia dalla fraternità e dalla forza del messaggio francescano; è pensando a questa vocazione alla fratellanza che Giorgio La Pira scelse di portare in Santa Croce i sindaci delle capitali del mondo e i protagonisti dei colloqui del Mediterraneo. In un suo celebre intervento durante la Conferenza dei Sindaci a Firenze, nell'ottobre 1955, il sindaco "santo" dichiarò che le città possiedono, come le persone, una vocazione e un destino, e individuò in Firenze la speciale capacità di costruire "ponti di speranza e di amicizia".

Il sindaco "santo", Giorgio La Pira
Le sue parole ci riportano ai giorni nostri e si fanno più che mai concrete nel ricordare il Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune di Abu Dhabi, che ha ispirato le Giornate della Fraternità promosse in anni recenti dall’Opera di Santa Croce e dalla Comunità dei Frati Minori Conventuali, e l'attuale impegno di dialogo di questo incontro straordinario dei Vescovi e dei Sindaci della Mediterraneo.
Una pubblicazione dedicata al rapporto di Santa Croce con i Vescovi di Roma
L’Opera e la Comunità francescana di Santa Croce hanno preparato per i sindaci e i vescovi partecipanti al forum del Mediterraneo e alla celebrazione eucaristica di papa Francesco una pubblicazione che racconta le vicende del complesso monumentale dal punto di vista del rapporto con i Vescovi di Roma. La raccolta di testi, curata dal consigliere dell’Opera Giulio Conticelli e pubblicata per i tipi di Mandragora, contiene gli interventi della presidente Cristina Acidini, del rettore della basilica padre Giancarlo Corsini, della conservatrice Eleonora Mazzocchi, dell’archivista Claudia Timossi e di padre Gabriel Marius Caliman.
La pubblicazione si dipana in un percorso che guarda alla pace e alla fraternità, a partire dall’incontro tra Francesco e il Sultano nella narrazione che ne fanno Coppo di Marcovaldo e lo stesso Giotto. Si conclude ricordando altri incontri storici: il convegno dei sindaci del Mediterraneo del 1955, con la stretta di mano tra il cardinale Elia Dalla Costa e il sindaco di Mosca Jasnov incoraggiata da La Pira (siamo in piena Guerra fredda), i Colloqui del Mediterraneo tra gli anni Cinquanta e Sessanta, la visita di Paolo VI, del 24 dicembre 1966, con l’abbraccio ai fiorentini colpiti dall’alluvione e quella di Giovanni Paolo II, del 19 ottobre 1986, caratterizzata dal dialogo aperto con i giovani. E infine l’incontro e il Documento per la fratellanza di Abu Dhabi da cui in Santa Croce, in anni recenti, sono nate le Giornate della Fraternità.

I Vescovi di Roma e Santa Croce di Firenze