Dare per ricordare

Luogo della memoria dalla duplice identità religiosa e civile, Santa Croce accoglie nel primo chiostro il Parco della Rimembranza che, con i suoi dieci cipressi e altrettanti cippi commemorativi, ricorda dieci soldati della Prima Guerra Mondiale insigniti della medaglia d’oro, per celebrare il valore e il ricordo di tutti i caduti del primo grande conflitto della storia.

Dare per ricordare è una campagna di raccolta fondi dedicata alla conservazione del parco: sostieni anche tu il progetto e aiutaci a condividere con le nuove generazioni la memoria dei Grandi e una cultura di pace. 

Santa Croce come luogo di memoria

La conservazione della memoria ha avuto in Santa Croce una particolare declinazione, quella della consacrazione del luogo a “pantheon” e non solo di custodia del ricordo, ma di valorizzazione, divulgazione e amplificazione degli exempla che il complesso monumentale custodisce. Nella vita cittadina il ruolo di Santa Croce fu di costruire un costante spazio di riferimento non solo legate alla dimensione religiosa, ma anche ad aspetti di natura culturale e sociale più ampi: essa fu, fin dalla fondazione della basilica, un progetto di aggregazione nato su principi di comunità, reciprocità, condivisione, solidarietà, accoglienza, fraternità. In questo contesto come luogo della memoria dalla duplice identità religiosa e civile, assumono particolare rilevanza gli spazi dedicati alla celebrazione del valore dei caduti nei conflitti mondiali. 

Il Parco della Rimembranza e la cappella Pazzi. Santa Croce, primo chiostro

Il Parco della Rimembranza con la cappella Pazzi sullo sfondo

Il Parco della Rimembranza

Collocato all’interno del primo chiostro di Santa Croce, il Parco della Rimembranza è testimonianza delle iniziative intraprese dallo Stato Italiano per commemorare coloro che dettero la propria vita nei grandi conflitti del Novecento, a cui aderì anche il Comune di Firenze quando, nel 1923, approvò all’unanimità la proposta di piantare alberi della rimembranza (cipressi e lecci) nei viali e nelle piazze del contesto urbano.

Composto da un gruppo di dieci cipressi ai piedi dei quali si trovano altrettanti cippi, il parco di Santa Croce ricorda simbolicamente i caduti della Grande Guerra insigniti della medaglia d’oro. Immersa tra i cipressi troneggia l’imponente statua rinascimentale che raffigura Dio Padre benedicente e che è opera di Baccio Bandinelli (1556).

Baccio Bandinelli, "Dio padre", 1556, marmo. Firenze, Santa Croce, primo chiostro, Parco della Rimembranza

Veduta del Parco della Rimembranza

Stato di conservazione e progetto di restauro

I fenomeni climatici - pioggia, vento, sole - hanno agito diversamente nello stato conservativo dell’opera in funzione dell’orientamento: la parte anteriore è più protetta mentre la posteriore è soggetta a fenomeni di umidità e a tutte quelle problematiche conservative che ne conseguono. L’azione meccanica del vento e dell’acqua piovana hanno sicuramente provocato ulteriori danni meccanici nelle zone più sporgenti soggette ad erosione. Nelle aree dove non si riscontra l’azione dilavante delle piogge, sono visibili incrostazioni scure (croste nere) dovute invece alla presenza di inquinanti atmosferici.

Il progetto di restauro verrà avviato non appena condizioni climatiche più mite potranno agevolare le diverse fasi di lavoro, che includono la preparazione del cantiere con ponteggio, la realizzazione di una documenta fotografica, il campionamento e i prelievi dei materiali presenti sulle superfici, la spolveratura, la pulitura e il consolidamento e la protezione di tutte le superfici. Si prevede una durata di circa tre mesi, per un importo complessivo di 25.000€.

Baccio Bandinelli, "Dio padre", particolare, 1556, marmo. Firenze, Santa Croce, primo chiostro

Particolare del volto della statua Dio padre di Baccio Bandinelli.